1. Potremmo iniziare questa intervista parlando un po' delle tue origini, che non tutti conoscono. Dove sei nata e in che ambiente familiare si è sviluppa-to il tuo interesse per la filosofia?
EP: Sì, certo. Sono nata a Reggio Calabria, il 16 gennaio 1948. I miei geni-tori frequentavano l'Università di Messina e facevano parte del gruppo di Galvano della Volpe, filosofo marxista che si occupava di Estetica. Entrambi avevano interessi filosofici: quelli di mio padre vertevano principalmente sull'Estetica, mia madre era invece più appassionata di studi di Psicologia e Psicanalisi, che la indirizzarono più avanti verso quella professione. Pensate che mia madre, appena finito il periodo del Fascismo, fu una delle prime a scrivere una tesi su Freud in Italia. Da buoni calabresi intraprendenti e laureati, i miei genitori cercarono successivamente di trasferirsi a Nord per lavorare perché Reggio Calabria, a quei tempi, non era un posto scientificamente, filosoficamente e culturalmente attraente e così, arrivarono a Bologna dove trovarono lavoro nel mondo della scuola. Al contrario di Reggio Calabria, Bologna era molto vivace negli anni '50: esistevano il Circolo di Cultura ed il Circolo del Mulino, che erano molto attivi e richiamavano vari personaggi di grande spessore culturale che, spesso, frequentavano anche il mio stesso ambiente familiare. Mio padre fondò, infatti, in quel periodo, la rivista "Opinione", di vita breve, ma che chiamò in casa mia intellettuali ed artisti appartenenti al giro del Circolo di Cultura. Fin da piccola, quindi, ho sempre sentito nominare questi "paroloni difficili" e nomi quali quelli di Kant, Freud, Schopenhauer che, per una bambina, non erano chiaramente di facile comprensione. Tuttavia, ne subivo il fascino. Credo, infatti, che il mio primo saggio di Filosofia risalga ai miei 8 anni, sul trascendentalismo kantiano!
Interviste

Conversazione con Eva Picardi
di Alessia Pasquali
01.05.2018
Eva Picardi (1948-2017) ha insegnato Filosofia del Linguaggio all'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna dai primi anni '70 fino al 2016 ed è stata una figura di chiara fama nel panorama filosofico nazionale ed internazionale. Formatasi a Bologna, ha poi approfondito i suoi studi a Oxford (D.Phil.), dove è stata allieva di Michael Dummett, e a Erlangen-Nuernberg (Von Humboldt Scholarship). I suoi interessi principali sono stati la storia della logica, la filosofia del linguaggio e le teorie del significato (in particolare, Frege e Wittgenstein) e il neopragmatismo americano (Richard Rorty, Brandom, Davidson e Putnam). È stata Socia fondatrice e Presidente della Società Italiana di Filosofia Analitica (SIFA), ha diretto la rivista Lingua e stile e fatto parte del comitato editoriale di European Journal of Philosophy, Iride, Rivista Italiana di Filosofia del Linguaggio, Argumenta e Journal for the History of Analytic Philosophy. È stata direttore di COGITO (Research Centre in Philosophy, Bologna) e membro dell'Accademia delle Scienze (Bologna). Ha pubblicato numerosi articoli e libri in italiano, inglese, tedesco e spagnolo, tra cui Assertibility and Truth. A Study of Fregean Themes (Clueb, 1981), Linguaggio e analisi filosofica (Pàtron 1992), La chimica dei concetti (Il Mulino, 1994), Le teorie del significato (Laterza 1999).