Letture critiche

- Discussione critica
Maria Grazia Turri, "Gli oggetti che popolano il mondo. Ontologia delle relazioni", Roma, Carocci, 2012, pp. 239
di Lisa Giombini
Immaginate di domandare a un bambino in età prescolare cos'hanno in comune il suo triciclo, una pigna trovata al parco, il laccio della vostra scarpa, il bar all'angolo e la sua babysitter.

- Discussione critica
Scott Aaronson, "Quantum Computing since Democritus", Cambridge University Press, Cambridge, 2013, pp. 370.
di Jacopo Tagliabue
Quantum Computingsince Democritus (QCD) non è un libro di filosofia, non è un libro di fisica e non è nemmeno (strettamente parlando) un libro di quantum computing (nonostante il titolo – ma d'altra parte il povero Democrito compare sì e no in tre pagine).

- Discussione critica
Vincenzo Fano, "I Paradossi di Zenone", Roma, Carocci Editore, 2012 (seconda ristampa 2013), pp. 142
di Matteo Morganti
Come è affermato nella quarta di copertina di questa recente aggiunta alla collana 'Bussole' dell'editore Carocci, "I paradossi di Zenone hanno sfidato le menti dei maggiori pensatori di tutti i tempi".

- Discussione critica
Erica Cosentino, "La mente narrativa. I fondamenti simulativi della comprensione e produzione del discorso", Roma-Messina, CORISCO 2012, pp. 132
di Ines Adornetti
«For sale: baby shoes, never worn». Leggenda vuole che Ernest Hemingway creò questa celebre frase in seguito a un scommessa.

- Discussione critica
Elizabeth Brake, "Minimizing Marriage. Marriage, Morality, and the Law", Oxford University Press, Oxford, 2012, pp. 240
di Vera Tripodi
È un'idea assai diffusa pensare che il matrimonio abbia un valore morale che gli altri tipi di relazione di coppia non hanno. Ma perché attribuiamo un significato così considerevole al matrimonio?

- Discussione critica
Matteo Morganti, "Che cos'è un oggetto", Roma, Carocci, 2010, pp.125
di Bianca Cepollaro
Che cos'è un oggetto? Sembra facile rispondere a questa domanda: i dizionari ci dicono che un oggetto è una cosa materiale, qualcosa che è possibile percepire attraverso i sensi.

- Discussione critica
Colin McGinn, "Mindfucking: a critique of mental manipulation", Stocksfield, Acumen Publishing, 2008, pp. 78
di Neri Marsili
Mindfucking: a critique of mental manipulation è un libro che ha un titolo quanto meno originale. Il lettore che non conosce il testo, di fronte a un nome del genere, potrebbe ipotizzare che si tratti di un romanzo rosa, o di uno stravagante manuale di psicologia, o ancora di un libro che rasenta la pornografia. Niente di tutto questo: si tratta di filosofia analitica, e nello specifico di un piccolo saggio di analisi concettuale.

- Discussione critica
Andrea Lavazza, Luca Sammicheli, Il delitto del cervello. La mente tra scienza e diritto, Codice, 2012, pp.288
di Domenica Bruni
Quanto sappiamo dei meccanismi che spingono alcune persone a compiere azioni che sono considerate reati dalla società?

- Discussione critica
Grazia Basile, La conquista delle parole. Per una storia naturale della denominazione, Roma, Carocci, 2012, pp. 225
di Elisabetta Gola
"Adamo dette il nome a ogni animale domestico, a tutti gli uccelli del cielo e a ogni animale della campagna". Così nel Genesi viene spiegato il momento in cui il linguaggio e i nomi hanno origine: un atto di creazione del primo uomo.

- Discussione critica
Antonio Marturano, Il "Dilemma di Jørgensen", Roma, Aracne, 2012, pp. 166.
di Alessandro Pizzo
Il volume di Antonio Marturano pone al centro della discussione filosofica un tema diffuso presso i cultori di filosofia analitica.

- Discussione critica
Francesco Ferretti, Ines Adornetti, "Dalla comunicazione al linguaggio. Scimmie, ominidi e umani in una prospettiva darwiniana", Milano, Mondadori Università, 2012, pp. 215.
di Orlando Franceschelli
Di essere anche animali, lo capiamo tutti abbastanza facilmente. Ma convincersi veramente che tali dobbiamo continuare a considerarci nonostante la nostra formidabile capacità di comunicazione linguistica, si rivela di gran lunga più impegnativo.

- Discussione critica
Aldo Trucchio (a cura di), Cartografie di guerra. Le ragioni della convivenza a partire da Kant, Milano-Udine, Mimesis, 2011, pp. 227.
di Michele Cardani
Forse in nessuna epoca storica più che in quella a noi contemporanea la politica si è trovata di fronte al bisogno di coniare parole nuove, in grado di muovere l'opinione pubblica e di modificare i significati dei concetti ereditati da una tradizione filosofico-giuridica immensa.

- Discussione critica
Markus Gabriel, Il senso dell'esistenza. Per un nuovo realismo ontologico, Roma, Carocci Editore, 2012, p. 162
di Leonardo Marchettoni
Il nome di Markus Gabriel, giovane filosofo tedesco, professore a Bonn ha iniziato a circolare in Italia in occasione del dibattito sul "Nuovo Realismo" inaugurato da Maurizio Ferraris. Questa circostanza è, in un certo modo, paradossale, dal momento che, come argomenterò, Gabriel difende una forma di realismo così estremo – da lui denominata "iperrealismo ontologico"– da collassare in un prospettivismo radicale.

- Discussione critica
Andrea Moro, Parlo dunque sono. Diciassette istantanee sul linguaggio, Milano, Adelphi, 2012, pp. 114
di Alessandro Pizzo
Tutti noi parliamo e lo facciamo nella misura in cui siamo. Moro, però, propone d'invertire la considerazione, partendo dal fatto che siamo proprio perché parliamo. A questo scopo è dedicato il presente volume, Parlo dunque sono. Diciassette istantanee sul linguaggio. Si tratta di un testo breve ma denso di spunti teorici che è possibile importare in sede filosofica per prendere in considerazione, sotto luci diverse, il tema del linguaggio.

- Discussione critica
Massimo Marraffa, Alfredo Paternoster, Persone, menti, cervelli. Storia, metodi e modelli delle scienze della mente, Milano, Mondadori Università, 2012, pp. 304
di Ines Adornetti
Undici settembre 1956, Massachusetts Institute of Technology (MIT), Cambridge, Stati Uniti. Allen Newell, laurea in fisica a Stanford, Herbert Simon, PhD in scienze politiche all'università di Chicago, Noam Chomsky, PhD in linguistica all'università della Pennsylvania, e George Miller, PhD in psicologia ad Harvard, presentano i risultati dei propri studi nel corso della seconda giornata del Symposium on Information Theory che si sta tenendo in quei giorni presso la prestigiosa università americana.