Letture critiche

- Discussione critica
Filippo Domaneschi, "Introduzione alla pragmatica", Roma, Carocci, Collana Studi Superiori, 2014, pp. 315.
di Francesca Ervas
La pragmatica – scriveva Charles Morris nel 1938 – è lo studio dei segni in relazione ai parlanti. La pragmatica riguarda dunque non tanto i segni o il linguaggio in sé, ma l'uso del linguaggio nei svariati contesti comunicativi in cui i parlanti abitualmente si trovano.

- Discussione critica
Anna Boncompagni, "Wittgenstein. Lo sguardo e il limite", Milano-Udine, Mimesis Edizioni, 2011, pp. 218
di Silvia Lanzetta
Anna Boncompagni delinea la filosofia di Wittgenstein come sguardo posto sui limiti, inaccessibili alla scienza, del pensabile. La novità di rilievo sta nell'applicazione di questa interpretazione a tutta la filosofia di Wittgenstein al di là delle differenze presenti nelle sue diverse fasi, non solo a quella tractariana.

- Discussione critica
Riccardo Chiaradonna e Gabriele Galluzzo (eds.), "Universals in Ancient Philosophy", Edizioni della Normale, 2013, pp. 545
di Andrea Argenti
Il volume 33 della collana 'Seminari e Convegni' delle Edizioni della Scuola Normale è la collezione di saggi dal titolo Universals in Ancient Philosophy a cura di Riccardo Chiaradonna e Gabriele Galluzzo.

- Discussione critica
Daniela Angelucci, "Filosofia del cinema", Roma Carocci Editore, 2013, pp. 124.
di Enrico Terrone
In her book "Filosofia del cinema" Daniela Angelucci claims that cinema is a practice of thinking based on the combination of visual and narrative components. The review examines this claim and the arguments by means of which it is defended in the book. Finally, Angelucci's claim is criticized by arguing that the cinematic combination of visual and narrative components rests upon an emulation of perception instead of on a practice of thought.

- Discussione critica
Matteo Morganti, "Combining Science and Metaphysics. Contemporary Physics, Conceptual Revision and Common Sense", Londra, Palgrave Macmillan, 2013, pp. 224
di Emanuele Rossanese
Definire quale rapporto ci sia tra filosofia e scienza e quale sia il ruolo che la prima ha nell'analisi dei risultati delle nostre teorie scientifiche è, senza dubbio, una questione molto complessa.

- Discussione critica
Salvatore Maria Aglioti, Giovanni Berlucchi, "Neurofobia: chi ha paura del cervello?", Milano, Raffaello Cortina Editore, 2013, pp. 206.
di Marco Viola
Inquadrare Neurofobia di Aglioti e Berlucchi (d'ora in poi A&B) entro una categoria bibliografica sarebbe un'operazione frustrante e infruttuosa.

- Discussione critica
Carola Barbero, "Filosofia della letteratura", Roma, Carocci, 2013, pp.128.
di Micaela Latini
Quando, nel 1774 uscì in Germania il romanzo epistolare I dolori del giovane Werther una tragica ondata di suicidi emulativi dell'eroe si abbatté sulla sensibile popolazione di giovani lettori tedeschi.

- Discussione critica
Ciro De Florio, "La forma della verità", Milano, Mimesis, 2013, pp. 222.
di Michele Lubrano
Uno degli eventi più importanti, nella storia della filosofia del secolo scorso, fu senza dubbio la pubblicazione, nel 1933, della memoria del logico polacco Alfred Tarski Il concetto di verità nei linguaggi formalizzati.

- Discussione critica
Caterina Botti, "Prospettive femministe. Morale, bioetica e vita quotidiana", Mimesis, 2014, pp. 214
di Ottavia Nicolini
Se è vero che negli ultimi anni la politica sembra aver perso gran parte della sua forza di attrazione – basti pensare a come al giorno d'oggi si parli con sempre maggior preoccupazione di anti-politica – l'interesse per la morale al contrario sembra attraversare una fase di grande rinascita.

- Discussione critica
Jennifer Mather Saul, "Lying, Misleading, & What is Said", Oxford, Oxford University Press, 2012, pp. xi + 146
di Marina Sbisà
Il volume di Jennifer Saul Lying, Misleading, & What is Said è agile, bene informato e ricco di idee. Si inserisce anzitutto nell'ambito della filosofia del linguaggio e in particolare del dibattito sulla nozione di "ciò che è detto" mediante il proferimento di un enunciato (il suo senso esplicito, in contrapposizione ai suoi impliciti) – un dibattito che ha avuto una funzione centrale, negli scorsi anni, nei confronti della distinzione fra semantica e pragmatica e del contrasto fra contestualismo e anticontestualismo.

- Discussione critica
Elisa Caldarola, Davide Quattrocchi, Gabriele Tomasi (a cura di), "Wittgenstein, l'estetica e le arti", Roma, Carocci Editore, 2013, pp. 391
di Anna Boncompagni
Un testo che interseca efficacemente la letteratura wittgensteiniana e la letteratura di ambito estetico, offrendo spunti di riflessione di notevole apertura sia per gli studiosi che approfondiscono il pensiero del filosofo viennese sia per coloro che si interessano di arte ed estetica, in particolare (ma non solo) nel solco della tradizione analitica.

- Discussione critica
Michael Strevens, "Bigger than chaos. Understanding complexity through probability", Harvard University Press, 2003, pp. xvi+413.
di Aldo Filomeno
"Bigger than chaos. Understanding complexity through probability" é un libro di filosofia della scienza che sfrutta alcune delle conclusioni piú notevoli ottenute nello studio della teoria del caos e dei sistemi complessi.

- Discussione critica
Sebastiano Moruzzi, "Vaghezza. Confini, cumuli e paradossi", Laterza, Bari 2012, pp. 196
di Silvia Gaio
Se dovessimo dividere in due gruppi i potenziali lettori di contributi (siano essi libri o saggi) sul tema della vaghezza, in una categoria potremmo inserire coloro che, per semplice curiosità o per necessità di studio, si accostano per la prima volta al tema, e nell'altra coloro che invece intendono approfondire, per i propri interessi di studio o ricerca, le posizioni filosofiche che si delineano attorno a tale tema.

- Discussione critica
Francesco Paoli, Carlo Crespellani Porcella, Giuseppe Sergioli, "Ragionare nel quotidiano. Argomentare, valutare informazioni, prendere decisioni", Mimesis, Milano-Udine, 2012, pp. 256
di Paolo Labinaz
Viviamo nella cosiddetta società dell'informazione. Viviamo cioè in una società dove opinioni, pensieri, idee e ragionamenti si diffondono velocemente e senza limiti grazie alla sempre più ampia disponibilità di strumenti tecnologici di comunicazione, per mezzo dei quali ormai gran parte della popolazione mondiale, dal manager della City fino al beduino del Sahara, vive collegata in una sorta di rete "informativa" globale.

- Discussione critica
Diego Zucca, "Esperienza e contenuto. Studi di filosofia della percezione", Mimesis, Milano 2012, pp. 564.
di Andrea Giananti
Il tema della percezione ricopre, ormai da decenni, un ruolo di primo piano nell'ambito della filosofia analitica. Negli ultimi anni in particolare, l'interesse per i temi filosofici connessi alla percezione è sfociato in una mole considerevole di libri e articoli pubblicati, e si è riflesso anche nella letteratura filosofica in lingua italiana.