IL FUTURO OLTRE LA FINE DELL'ARTE
La stima filosofica che Arthur Danto accorda a Andy Warhol è davvero elevatissima per cui questa monografia, edita nel 2009 per Yale University Press, nella collana
Icons of America, la cui edizione italiana è stata pubblicata recentemente dall'editore Einaudi, non stupisce affatto.
Il libro porta una dedica importante, che discende direttamente dalla passione politica e civile di Danto, e dalla sua fiducia nella potenza carismatica e simbolica nei confronti dell'amministrazione di Barack Obama, così come dall'afflizione per le numerose scelte politiche infelici o, più propriamente, sbagliate operate delle amministrazioni americane precedenti. "To Barack and Michelle Obama, and the future of american art".
Legato all'uscita di questo piccolo libro su Andy Warhol le cronache hanno registrato un aneddoto curioso, che ha fatto letteralmente insorgere i blogger di Twitter sparsi per il mondo, e che ha poi trovato largo spazio tra le pagine della stampa americana. Un giornalista del
Corriere della Sera, per dar conto del fatto, proponeva un quiz. Prima di risolverlo, però, il lettore era invitato a soffermarsi sulla foto accanto all'articolo, che ritraeva Meghan McCain, la figlia del candidato repubblicano alla corsa alla Casa Bianca che, in tenuta molto succinta e, a dirla tutta, abbastanza volgare, mostrava Andy Warhol e diceva quanto si fosse divertita a leggere il libro. Invece, il quiz recitava più o meno così: "che cosa vi colpisce guardando la foto a fianco? Se, come prima cosa, notate il décolleté particolarmente generoso della McCain allora siete appassionati di make-up e di look giovanile, se invece notate che la McCain mostra l'ultimo libro di Arthur Danto, allora siete decisamente degli intellettuali".
A parte il divertissement proposto dal giornalista, la vicenda è curiosa perché il mondo pare aver marciato, almeno questa volta, alla rovescia: la figlia del candidato ultra-conservatore che, in abbigliamento scollacciato, mostra un libro su Andy Warhol scritto da un filosofo ultra-democratico che è dedicato, ironia della sorte, a Barack Obama. E tuttavia, a ben guardare, i protagonisti hanno giocato ciascuno la propria parte. Gli internauti conservatori hanno criticato ora l'abbigliamento disinibito, ora l'interesse della McCain per Warhol, ora tutte e due le cose insieme. La giovane rampolla repubblicana si è prima stupita per tanto clamore poi, sommersa dall'ondata di critiche, si è – a stretto giro – pentita, contrita e scusata pubblicamente. Danto si è ovviamente molto divertito. Anche Andy Warhol, ironia della sorte, ha continuato a fare da morto ciò che ha sempre fatto da vivo, cioè scompaginare le carte dei legami e delle relazioni che, ordinariamente, sussistono tra le cose. E l'arte – la grande protagonista delle riflessioni di Danto – ha mostrato di continuare ad avere un brillante futuro.