Letture critiche

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Arianna Betti, "Against Facts", The MIT Press, Cambridge (MA), 2015, pp. 296.

di Giorgio Lando
13.06.2016

Il principale obiettivo di Arianna Betti in questo libro è mostrare che nessuna delle argomentazioni portate a favore dell'esistenza dei fatti da filosofi e linguisti è convincente. Di conseguenza, non ci sarebbe nessuna buona ragione per pensare che i fatti esistano. Come Betti chiarisce all'inizio (p. 1), la questione dell'esistenza dei fatti non va confusa con la questione filosofica generale della realtà del mondo esterno. Sostenere che i fatti non esistono, nel senso in cui la parola "fatti" è intesa in questo libro, non porta a sostenere che esistono solo concetti, o solo interpretazioni. Porta invece a sostenere che, se Pisa è a ovest di Firenze, esistono Pisa, Firenze e forse anche la relazione di essere a ovest di. Ma non esiste quell'ulteriore entità, diversa da queste tre, che i sostenitori dei fatti chiamano il fatto che Pisa è a ovest di Firenze.

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