Anche se Socrate forse non sarebbe stato d'accordo, spesso la migliore ri-sposta possibile ad una domanda della forma "Che cos'è un X?" (come ad esempio, "Che cos'è un uomo?" o "Che cos'è un esperimento mentale?") non è un tentativo di definizione, ma consiste invece nel mostrare un esem-pio di X. Ancora meglio se si mostrano dieci esempi di X, diversi fra loro, e li si descrivono attentamente, spiegando non solo come si presentano al primo sguardo, ma anche che struttura hanno, e a che cosa servono. A questo punto colui che faceva la domanda dovrebbe essere in grado, di norma, di riconoscere un altro X se ne incontra uno, e, se lo desidera e ne ha la ca-pacità, di offrire una propria definizione di X.
Letture critiche

Adriano Angelucci, "Che cos'è un esperimento mentale", Carocci, Roma, 2018, pp. 140
di Daniele Sgaravatti
31.10.2019