"Bigger than chaos. Understanding complexity through probability" é un libro di filosofia della scienza che sfrutta alcune delle conclusioni piú notevoli ottenute nello studio della teoria del caos e dei sistemi complessi.Lo scopo dell'autore é utilizzare queste conclusioni per rispondere alla seguente domanda: come mai certi sistemi complessi esibiscono regolarità semplici? Ad esempio, come mai si possono derivare certe regolarità semplici in un ecosistema, come l'aumento mensile di una popolazione di conigli, quando questo fatto dipende da un'innumerevole quantità di variabili che interagiscono fra di loro in modo complesso? La popolazione di conigli, infatti, dipenderà dalla quantità di predatori, dal tasso di riproduzione, dallo stato di salute di ogni coniglio e ogni predatore, dalla disponibilità delle risorse, dalla posizione geografica ecc. La sfida di "Bigger than chaos" (BTC d'ora in poi) é quella di comprendere come da una tale molteplicità di fattori emergano regolarità semplici, per esempio l'aumento mensile del 15% nella popolazione di conigli in un certo ecosistema. L'elemento centrale su cui BTC basa la sua risposta é il cosiddetto 'metodo delle funzioni arbitrarie', originariamente studiato da Poincaré [1896] e Von Kries [1886]. A sua volta, questo metodo sfrutta la nota legge dei grandi numeri, uno dei teoremi principali della teoria della probabilità e che riguarda la convergenza di sequenze aleatorie. Questo ci suggerisce già il motivo del sottotitolo del libro: "Understanding complexity through probability". Sfortunatamente la complessità tecnica e la criptica esposizione di BTC non favorisce una facile comprensione delle idee principali ed é per questa ragione che la presenza di varie recensioni é specialmente utile. A oggi sono state pubblicate tre in lingua inglese, da parte di Charlotte Werndl [2010], Fred Kronz [2005], e Mark Colyvan [2005]. Cominciando con una breve "review delle reviews", Werndl – pur senza entusiasmo – riconosce il merito dell'opera – il trattamento di un soggetto importante e non sufficientemente studiato – e allo stesso tempo ne critica diversi aspetti formali. Werndl suggerisce che queste obiezioni compromettono la validità degli argomenti principali (o nel migliore dei casi, l'ampia applicabilità promessa dall'autore). In quanto tale la review é molto importante, pur non aiutando in modo particolare ad una miglior comprensione dell'opera. Simile – in quanto sottolinea certi possibili punti deboli, seppur non cruciali – é la recensione di Kronz. Essa, tuttavia, sembra soltanto parafrasare la criptica retorica di Strevens, per cui il lettore anche qui non guadagna molto in quanto a comprensione. Al contrario, molto chiara é la review di Colyvan: essa spiega nelle prime pagine in cosa consiste BTC e poi dedica una lunga sezione ad analizzare l'applicabilità della teoria all'ecologia e certi possibili problemi ad essa associati. Lo scopo della presente recensione – a parte il fatto di essere in lingua italiana – é quello di rendere più accessibile la tesi di fondo di BTC e i punti chiave su cui si appoggia e anche – una parte trascurata da altre review – inquadrarla nell'ambito appropriato (antecedenti a cui si ispira e linee di ricerca parallele indirizzate nella stessa direzione).
Letture critiche

Michael Strevens, "Bigger than chaos. Understanding complexity through probability", Harvard University Press, 2003, pp. xvi+413.
di Aldo Filomeno
28.06.2014