Quando, nel 1774 uscì in Germania il romanzo epistolare I dolori del giovane Werther una tragica ondata di suicidi emulativi dell'eroe si abbatté sulla sensibile popolazione di giovani lettori tedeschi. Per questa ragione ben presto al successo riscontrato dall'opera di Goethe si associò un acceso dibattito sulla moralità del Werther o di Werther: se alcune letture condannavano in tronco il suicidio dell'eroe, altri autori si schierarono subito dalla parte dello spessore culturale del romanzo. Alcuni illustri lettori che presero parte alla querelle – come ad esempio lo scrittore lettone Jakob Michael Reinhold Lenz [1775] – ribadirono nei loro testi la necessità di tracciare una netta linea di demarcazione tra l'etica e l'estetica del Werther, tra il valore letterario del romanzo (la sua estetica) più incendiario della letteratura tedesca e il messaggio morale che sembra voler veicolare (una presunta esaltazione del suicidio).Parto da questo esempio paradigmatico per introdurre alcune questioni centrali del lavoro di Carola Barbero, dal titolo Filosofia della letteratura, ed edito per la casa editrice Carocci di Roma nel 2013. Uno dei punti fondamentali toccati da questo studio riguarda infatti proprio la connessione tra etica ed estetica letteraria.
Letture critiche

Carola Barbero, "Filosofia della letteratura", Roma, Carocci, 2013, pp.128.
di Micaela Latini
31.01.2015