Se è vero che negli ultimi anni la politica sembra aver perso gran parte della sua forza di attrazione – basti pensare a come al giorno d'oggi si parli con sempre maggior preoccupazione di anti-politica – l'interesse per la morale al contrario sembra attraversare una fase di grande rinascita.Dalla questione dell'eutanasia alla legittimità o meno dei matrimoni omosessuali, fino ai dibattiti sui costi della politica o sulla liceità o meno di comprare determinati prodotti, le grandi questioni che attualmente dividono l'opinione pubblica hanno assunto una connotazione preminentemente morale, chiamando in causa in primo luogo il comportamento individuale e le scelte che rientrano nella cosiddetta sfera privata. Questo apparente fenomeno di politicizzazione del privato, secondo cui sono proprio le scelte e le azioni appartenenti alla cosiddetta sfera privata a rivestire un ruolo di primo piano nel dibattito politico attuale, può essere ricondotto a quel nuovo modo di fare e di intendere la politica nato a partire dagli anni '70, di cui lo slogan coniato dalle femministe "il personale è politico" ne ha sintetizzato al meglio la novità. Dietro questa parola d'ordine si celava una critica radicale alla concezione classica della politica e dei suoi confini elaborata dal pensiero liberale secondo cui ciò che avveniva nella sfera privata era di diritto lasciato alla libertà del singolo e dunque non poteva essere messo in discussione, né tantomeno diventare argomento di una rivendicazione collettiva.
Letture critiche

Caterina Botti, "Prospettive femministe. Morale, bioetica e vita quotidiana", Mimesis, 2014, pp. 214
di Ottavia Nicolini
31.01.2015