Letture critiche

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Raymond W. Gibbs – Herbert L. Colston, Irony in Language and Thought. A Cognitive Science Reader, Lawrence Erlbaum, New York, 2007, pp. 607

di Francesca Ervas
04.04.2012

"Che bella giornata di sole!" pronunciato durante una tempesta: è questo probabilmente l'esempio più utilizzato per far capire che cosa si intende dire quando si parla di "ironia". Tuttavia l'ironia non si lascia ridurre all'opposto di ciò che è detto, come viene comunemente definita, perché, invece, dire "Che tempaccio!" quando splende il sole, ci dà la sensazione di un'"ironia sbagliata" (Bazzanella 2009). L'ironia è un rovesciamento di prospettiva che apre nuove alternative di pensiero, di fronte ad una realtà che sta un po' scomoda o non soddisfa pienamente le nostre aspettative. L'ironia dà alle parole pronunciate una sfumatura di significato che cambia la forza di ciò che è detto, perché implica un atteggiamento canzonatorio o scettico verso il pensiero che si vuole criticare. Tale giudizio può essere indirettamente espresso non solamente verso un'unica persona, ma anche verso un gruppo di persone che condividono un determinato pensiero da cui si vuol prendere le distanze (Ervas 2011). Si sceglierebbe la strategia ironica al posto della critica letterale diretta, perché l'ironia gioca un ruolo fondamentale nel trasmettere il proprio atteggiamento verso il pensiero altrui, modulando l'intensità delle proprie emozioni (Gibbs, Leggitt e Turner 2002). Lo stesso approccio filosofico dell'ironia, nell'accezione data per esempio da Socrate, come strategia maieutica, poi studiata da Søren Kierkegaard (1841) e da Vladimir Jankélevitch (1936), nasceva del resto proprio come un particolare atteggiamento verso il mondo e una modalità di ricerca della verità.

Dunque, stanchi di leggere che l'ironia è semplicemente un meccanismo antifrastico, così come suggerito da Quintiliano nell'Institutio oratoria (96 a.C.), gli editori del volume qui presentato, Irony in Language and Thought. A Cognitive Science Reader (2007), si propongono di dare un'immagine più complessa ed articolata degli studi su questa figura retorica, che metta in luce non solo le diverse alternative teoriche di stampo linguistico, ma anche i processi cognitivi coinvolti nella comprensione dell'ironia.

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