1. CENNI BIOGRAFICI
Crispin J. G. Wright, nato nella contea del Surrey (Gran Bretagna) nel 1942, è uno dei più influenti filosofi britannici viventi. I suoi contributi spaziano dalla filosofia della matematica, alla filosofia del linguaggio, dall'epistemologia, al dibattito tra realismo e anti-realismo, ai temi della vaghezza, della conoscenza di sé, dello scetticismo e del relativismo.
Laureato in Moral Sciences al Trinity College di Cambridge nel 1964, Wright ha con-cluso il suo DPhil nel 1968, e un Oxford BPhil nel 1969 sotto la supervisione di Michael Dummett, venendo in seguito nominato Prize Fellow e poi Research Fellow presso l'All Souls College di Oxford, dove ha lavorato fino al 1978.
Wright ha insegnato in diverse università, tra cui l'Università del Michigan, Oxford, Columbia e Princeton. La maggior parte della sua carriera si è svolta tuttavia all'Università di St Andrews, dove ha fondato il centro di ricerca Arché, che ha diretto fino al 2009, quando ha assunto la direzione del Northern Institute of Philosophy (NIP) presso l'Università di Aberdeen. Inoltre è Global Distinguished Professor alla New York University.
2. IL PROGRAMMA NEO-LOGICISTA
I primi contributi di Wright alla filosofia della matematica risalgono agli inizi degli anni Ottanta, con la pubblicazione di Wittgenstein on the Foundations of Mathematics (1980) e Frege's Conception of Numbers as Objects (1983). Quest'ultimo ha dato vita a un pro-gramma molto ambizioso e tuttora molto discusso. L'idea fondamentale alla base di questo programma è che il progetto di fondazione logicista dell'aritmetica (cioè il progetto di mo-strare che le verità dell'aritmetica sono di fatto verità logiche), promosso da Frege nelle Grundlagen der Arithmetik (1884) e nei Grundgesetze der Arithmetik (1893-1903) e gene-ralmente ritenuto fallimentare dopo la scoperta da parte di Russell, già nel 1902, del para-dosso che porta il suo nome, possa essere recuperato in una forma diversa da quella indica-ta da Frege, seppur restando fedeli a molte delle sue idee. Questo programma neo-fregeano ha così preso il nome di neo-logicismo.
Wright ha suggerito in particolare che una fondazione dell'aritmetica secondo le linee suggerite da Frege si possa ottenere senza l'ausilio della sfortunata Legge Fondamentale V (dal numero che essa prende nel primo volume dei Grundgesetze), a partire da un sistema di logica del secondo ordine (con semantica standard, cf. Enderton 2009) al quale venga aggiunto come ulteriore assioma il cosiddetto Principio di Hume (HP), cioè l'asserto bi-condizionale secondo cui, per ogni concetto F e per ogni concetto G, il numero degli F è identico al numero dei G se e solo se gli F e i G possono essere messi in corrispondenza biunivoca (cioè se e solo se esiste una relazione che associa ciascuno degli F con uno e un solo G, e viceversa; in altre parole, se gli F sono tanti quanti i G). In Frege's Conception of Numbers as Objects Wright suggerisce la dimostrazione informale di come a partire da un linguaggio del secondo ordine con l'aggiunta di HP sia possibile derivare gli assiomi dell'aritmetica di Peano (del secondo ordine). Una prova formale di questo risultato, oggi noto come teorema di Frege, è stata data successivamente da Boolos (1987; 1990). Il si-stema così ottenuto, al contrario di quello fregeano, è consistente (relativamente all'analisi; cf. Boolos 1987; Boolos e Heck 1998).
Profili
Crispin Wright
di Annalisa Coliva, Andrea Sereni
28.06.2011
Crispin Wright (1942) è un filosofo britannico la cui vasta produzione copre ambiti quali la filosofia della matematica di Gottlob Frege e la filosofia del linguaggio di Ludwig Wittgenstein (entrambi autori ai quali le posizioni di Wright si sono significativamente ispirate, grazie anche all'influenza di Michael Dummett), il dibattito tra realismo e anti-realismo, la vaghezza, la conoscenza dei propri stati mentali e il problema dello scetticismo. In ciascuno di questi ambiti Wright ha promosso importanti programmi di ricerca - qui presentati nelle loro linee essenziali - che ne fanno una delle voci più influenti del panorama filosofico contemporaneo.