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I fattori di verità

di Stefano Caputo
22.06.2011

C'è qualche entità in virtù di cui la proposizione che Aphex è una rivista on line è vera? Entità di questo genere sono state chiamate "fattori di verità" (truth-makers): i fattori di verità sono le entità che rendono vere le proposizioni. Il dibattito sui fattori di verità è stato centrale nella discussione filosofica degli ultimi vent'anni: nozioni come quella di rendere vero e fattore di verità promettevano infatti da una parte di gettare un ponte fra temi centrali in filosofia, come la teoria della verità, l'ontologia e la metafisica, dall'altra di rivitalizzare la veneranda teoria della verità come corrispondenza. In quanto segue verranno esposte le linee principali del dibattito che ha ruotato intorno a due questioni: 1) la corretta analisi della nozione di rendere vero; 2) gli argomenti pro o contro l'esistenza di fattori di verità.


Alcuni di noi credono che Berlusconi sapesse che Ruby era minorenne, altri credono il contrario. Chi di noi crede il vero? Al di fuori di sparute province filosofiche, pochi di quelli che comprendono il significato della parola "vero" sarebbero disposti a negare che c'è solo un tribunale, una suprema corte d'appello legittimata ad attribuire il torto e la ragione quando si tratta di verità o falsità: la realtà stessa. Se è vero che Berlusconi sapesse o non sapesse che Ruby era minorenne non dipende dai nostri desideri a riguardo e nemmeno dalle prove di cui disponiamo a sostegno dell'una o dell'altra tesi: i giudici, e gli storici dopo di loro, potrebbero non arrivare mai a disporre di alcuna prova conclusiva a sostegno di una o dell'altra tesi, eppure solo una di esse rimarrebbe vera e lo sarebbe perché e solo perché le cose stanno in un certo modo. Se Berlusconi sapeva che Ruby era minorenne allora proprio e solo per questo chi di noi credeva che lui lo sapesse crede qualcosa di vero e chi di noi credeva il contrario qualcosa di falso; se invece non lo sapeva allora, proprio e solo per questo, la ragione stava dall'altra parte. La realtà è, normalmente, ciò di cui intendiamo parlare e ciò a cui sono rivolte le nostre credenze, di conseguenza se ciò che diciamo e crediamo è vero lo è perché la realtà, il mondo, sono fatti in un certo modo. In che modo? Ovviamente nel modo in cui noi pensiamo e crediamo che siano fatti.In che modo? Ovviamente nel modo in cui noi pensiamo e crediamo che siano fatti. Chiamerò tale intuizione, che sembra cogliere un aspetto centrale della nozione di verità, l'intuizione della dipendenza della verità dalla realtà o intuizione della fondatezza della verità. Essa può essere espressa mediante il seguente principio della dipendenza della verità dalla realtà: la verità di una proposizione dipende (è spiegata) da come stanno le cose. Lo stesso principio si può formulare, in termini forse metafisicamente più suggestivi, come il principio della fondatezza della verità: la verità è fondata dalla realtà.

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