Il compito dell'archiviazione documentale, proprio di qualsiasi istituzione impegnata nella tutela culturale, si orienta da anni verso un massiccio utilizzo della scienza informatica. Questo interesse delle istituzioni per il digitale e per il web ha prodotto investimenti finanziari verso le ricerche orientate a perfezionare le ontologie formali delle scienze informatiche e l'organizzazione semantica del web (web 3.0). Scopo di queste ricerche è ottenere: (1) un utilizzo razionale dei dati a disposizione; (2) un loro maggiore scambio e condivisione; (3) l'integrazione di archivi diversi e (4) la conservazione delle informazioni nel lungo periodo (Felicetti 2009). Il 9 dicembre 2006 è stata pubblicata la versione ufficiale standard di CIDOC CRM (Conceptual Reference Model), frutto di dieci anni di ricerca da parte del CIDOC Documentation Standard Working Group e del CIDOC CRM SIG: un "modello di riferimento concettuale" che fornisce "definizioni e una struttura formale per descrivere i concetti espliciti ed impliciti e le relazioni usate nella documentazione dell'eredità culturale" (http://www.cidoc-crm.org/). Centrale è per gli ontologi dell'informatica, che tentano di elaborare distinzioni concettuali non soltanto per creare archivi, ma anche per far funzionare i motori di ricerca, la nozione di semantica del web, ossia di una scienza in grado di tradurre i significati trasmessi attraverso serie di stringhe algoritmiche in concetti espressi nel linguaggio scientifico o ordinario, e viceversa (Gangemi 2004; Ghiselli-Bozzato-Trombetta 2008).
Temi
Ontologia dei beni culturali
di Davide Grasso
27.09.2011
Da alcuni decenni l'attività legislativa delle istituzioni nazionali e internazionali promuove un'opera di tutela e conservazione di ciò che il dettato giuridico definisce beni culturali. Che cos'è, tuttavia, un bene in fatto di cultura? Che cosa un male? Si tratta di espressioni che presuppongono un giudizio soggettivo o di qualifiche obiettive? Per affrontare questi ed altri quesiti è necessaria un'indagine filosofica che ponga il problema dell'essenza della realtà culturale e delle procedure di selezione dell'eredità protetta, tracciando i contorni di una disciplina nuova: l'ontologia del patrimonio culturale. Tale filone di ricerca, ad oggi pionieristico, si presenta come un ramo dell'ontologia dal grande potenziale applicativo, unendo i più avanzati risultati nelle ricerche antropologiche, informatiche e giuridiche con quelli dell'ontologia sociale, della semantica, della mereologia