Uno dei problemi più dibattuti in filosofia della matematica riguarda l'esistenza e la natura degli oggetti matematici (numeri, insiemi, funzioni, gruppi, ecc.) su cui le nostre teorie matematiche sembrano vertere. Salvo in alcuni casi (per es. Mill [1843], Maddy [1990a, b]), c'è consenso sul fatto che, se esistono, gli oggetti matematici sono oggetti astratti, cioè oggetti privi di collocazione spazio-temporale e privi di efficacia causale (sulla nozione di oggetto astratto, cfr. Hale [1987], Dummett [1973, cap. 14]). Il platonismo matematico (il nome rimanda per analogia a posizioni sostenute da Platone) è la tesi secondo cui esistono oggetti matematici astratti, su cui le teorie matematiche vertono. Il nominalismo matematico è la tesi secondo cui non esistono oggetti matematici astratti. Il nominalista sosterrà o che gli oggetti matematici sono in realtà oggetti concreti, oppure che non esistono oggetti matematici. Solitamente un nominalista ammetterà solamente l'esistenza di oggetti concreti (spazio-temporalmente collocati e/o dotati di efficacia causale), anche se è possibile essere nominalisti sugli oggetti matematici e ritenere che esistano oggetti astratti diversi dagli oggetti matematici. Di quali tipi di oggetti il nominalista ammette l'esistenza dipenderà dalla specifica versione di nominalismo adottata.
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Argomenti di indispensabilità in filosofia della matematica
di Andrea Sereni
04.12.2009
Supponiamo che vi siano teorie scientifiche vere, o comunque ben confermate, e che certe teorie matematiche risultino indispensabili, in qualche modo da specificare, per queste teorie scientifiche. Se assumiamo che queste teorie scientifiche possano essere vere (o confermate) solo a condizione che siano vere (o confermate) le teorie matematiche cui esse ricorrono in maniera indispensabile, dobbiamo concludere che anche queste ultime sono vere, o almeno confermate. Se inoltre crediamo che le teorie matematiche in questione parlino di un dominio di oggetti, e che possano essere vere (o confermate) solo a condizione che questi oggetti esistano (o che sia giustificato ritenere che esistano), dobbiamo concludere che questi oggetti esistono (o che è giustificato ritenere che esistano). Questa è l'idea fondamentale alla base dell'argomento di indispensabilità, inizialmente suggerito da Quine e Putnam, e attualmente oggetto di un vasto dibattito. L'argomento, apparentemente semplice, si basa in realtà su una serie di assunzioni discutibili, e fa appello a nozioni controverse. Anche per questo, diverse sue versioni possono essere formulate e discusse.