L'epistemologia è tradizionalmente considerata come un'attività di analisi concettuale che mira a stabilire le condizioni generali del sapere. Così come molte altre teorie scientifiche, la geometria euclidea e la fisica classica in primis, anche la teoria selezione naturale (d'ora in poi, TSN) ha destato l'interesse di molti filosofi alla ricerca di un modello della conoscenza umana. Se escludiamo gli studi di carattere filosofico-scientifico (su cui torneremo nelle conclusioni) nell'area oggi conosciuta come filosofia della biologia (che ha fra i suoi obiettivi quello di elucidare concetti propri della TSN, e non principalmente quello di applicarli alle categorie concettuali umane), l'influenza dell'evoluzionismo in epistemologia si è manifestata attraverso tre programmi, piuttosto eterogenei al loro interno, ma dotati di caratteri distintivi: l'evoluzionismo ottocentesco, l'epistemologia evolutiva dei meccanismi cognitivi (EEM, dall'inglese Evolution of Epistemological Mechanisms) e l'epistemologia evolutiva delle teorie (EET, da Evolutionary Epistemology of Theories; entrambi gli acronimi sono derivati da Bradie 1986). A ognuno di questi progetti filosofici possiamo associare, a grandi linee, un dominio di fenomeni spiegabili attraverso considerazioni di ordine evoluzionistico.
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Epistemologia evoluzionista
di Lorenzo Baravalle
07.10.2014
L'epistemologia evoluzionista costituisce una vasta area di studi che ha come obiettivo la comprensione dei limiti d'applicabilità dei meccanismi di selezione naturale, ampliando la sua portata ora alle nostre dinamiche conoscitive, ora al progresso scientifico, ora alla cultura umana come un tutto. Data la gran quantità di progetti nati sotto questo nome negli ultimi settant'anni, anziché proporre una lista esaustiva, è privilegiata qui una prospettiva d'insieme. Saranno dunque presentate inizialmente alcune nozioni generali riguardanti la teoria darwiniana e la sua influenza nella filosofia a partire del secolo XIX, per poi passare a discutere le origini dell'epistemologia evoluzionista e analizzare le successive ramificazioni di tale progetto. Si seguirà in questo contesto, ampliata e talvolta corretta, la classica distinzione fra EEM (Evolution of Epistemological Mechanisms) e EET (Evolutionary Epistemology of Theories). In conclusione, saranno presentati alcuni fra i più recenti sviluppi nel campo della biologia evolutiva applicata alla cognizione e al comportamento umano e sarà esposta qualche breve osservazione critica sull'attuale stato dell'arte della disciplina.