Una rappresentazione è qualcosa (il rappresentate) che sta al posto di qualcos'altro (il rappresentato). Ci sono molti modi in cui qualcosa può rappresentare qualcos'altro e tutti sono argomento di ricerca e dibattito per i filosofi. Pensare, sognare, parlare, scrivere, sono alcune modalità di rappresentazione. Anche produrre immagini è una modalità di rappresentazione. Le immagini, in particolare, sono rappresentazioni visive: stanno al posto di – ossia rappresentano – qualcos'altro, in una maniera tale per cui ciò che vediamo quando le guardiamo è (almeno in parte) quello che ci guida nel comprendere che cosa rappresentano. Quando osserviamo un ritratto di Carlo V eseguito da Tiziano vediamo delle configurazioni di linee e colori su una superficie che stanno per il corpo dell'imperatore. È guardando quelle configurazioni e quei colori che riconosciamo che il dipinto è un'immagine di un uomo (e, se sappiamo che aspetto aveva Carlo V, riconosciamo anche che è un suo ritratto). Quando guardiamo una mappa della metropolitana di Londra vediamo linee di diversi colori che stanno per diversi percorsi ferroviari all'interno della città. È guardando queste linee, insieme ai nomi indicati a varie altezze su di esse, che possiamo comprendere lungo quale percorso si trovano certe stazioni. Le immagini possono essere bidimensionali (come disegni e fotografie) e tridimensionali (come bassorilievi e sculture), statiche (come i dipinti) e in movimento (come i film), fisiche (come un acquerello) e virtuali (come un ologramma), singole (come un affresco) e multiple (come un'incisione in 50 copie) e ci sono altre distinzioni rilevanti che qui tralascio.
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Rappresentazione pittorica
di Elisa Caldarola
31.01.2015
Le immagini sono rappresentazioni visive: quello che mostrano ai nostri occhi è rilevante per la comprensione di ciò che rappresentano. Le rappresentazioni pittoriche sono immagini che rappresentano visivamente aspetti visibili di altri oggetti: per questo motivo, ci sembra spesso che queste immagini assomiglino agli oggetti che rappresentano, ci sembra di riconoscere tali oggetti guardando le immagini che li rappresentano e può anche capitarci che ci sembri di avere un'esperienza degli oggetti rappresentati attraverso l'immagine che li rappresenta. Potrebbe però anche darsi che ci sbagliamo e che queste nostre intuizioni non siano affidabili. Questo contributo è un'introduzione alle principali teorie della rappresentazione pittorica, che mirano a comprendere la natura della modalità di rappresentazione che distingue le immagini che rappresentano visivamente aspetti visibili di altri oggetti. Dopo alcune considerazioni preliminari, presento cinque concetti centrali per la comprensione della natura delle rappresentazioni pittoriche: proprietà prospettiche, riconoscimento, esperienza, somiglianza, struttura. Secondo alcuni, la natura della rappresentazione pittorica si può comprendere considerando certe particolari proprietà degli oggetti che chiamiamo "rappresentazioni pittoriche" (come le proprietà prospettiche, di somiglianza, o strutturali), secondo altri la si può comprendere indagando le peculiarità dell'esperienza di visione di una rappresentazione pittorica, o individuando quali abilità cognitive sono mobilitate quando afferriamo il contenuto di una rappresentazione pittorica. Talvolta più strategie esplicative sono adottate nel contesto della stessa teoria.