L'origine del linguaggio umano è un argomento affascinante che genera da sempre interesse e controversie. L'interesse dipende in gran parte dalla convinzione, tanto radicata nel senso comune quanto costantemente ribadita in ambito scientifico [ad esempio, Bi-ckerton, 1990; Burling, 2005; Pinker, 1994], che il linguaggio costituisca l'attributo che più di ogni altro caratterizza gli umani in quanto tali. Sebbene gli animali non umani abbiano capacità comunicative [cfr. Oller e Griebel, a cura di, 2004; 2008], solo Homo sapiens, in effetti, ha un linguaggio in senso proprio. Le controversie sono generate, prevalentemente, dalle difficoltà di ordine metodologico con cui è chiamata a fare i conti un'indagine del genere. Il linguaggio, infatti, non lascia tracce fossili: non è possibile ricostruire l'origine e l'evoluzione del linguaggio allo stesso modo in cui si ricostruisce l'origine e l'evoluzione di altre importanti caratteristiche umane, come ad esempio l'acquisizione della postura eretta. Corballis [2002, trad. it., p. 33] sagacemente sintetizza il problema con una battuta: «Se solo i fossili potessero parlare, o se tra gli artefatti fossero comprese audiocassette!». A causa di difficoltà di questo tipo, la Società Linguistica di Parigi l'8 marzo del 1866 mise al bando qualunque comunicazione dei soci che avesse come tema l'origine del linguaggio e la nascita di una lingua universale. All'editto parigino seguì nel 1872 quello della Società Filologica di Londra [Kendon, 2002]. Gli studiosi del tempo, infatti, erano intenzionati a evitare discussioni e diatribe irrisolvibili che le speculazioni sull'origine del linguaggio, basate su evidenze empiriche fragili, avrebbero senza dubbio generato.
Temi
Origine del linguaggio
di Ines Adornetti
21.04.2012
In questo lavoro prendiamo in esame il tema dell'origine del linguaggio umano mettendo a confronto due tra le principali opzioni teoriche in campo: l'ipotesi di un'origine prevalentemente vocale del linguaggio (l'idea che il linguaggio si sia originato sfruttando il medium sonoro) e l'ipotesi di un'origine prevalentemente gestuale (l'idea che il linguaggio si sia originato sfruttando il medium visivo). Attraverso argomenti teorici ed evidenze empiriche mostriamo le difficoltà dei modelli vocali e, sulla base di queste difficoltà, sosteniamo la validità dell'ipotesi dell'origine gestuale. Secondo tale ipotesi il linguaggio umano rappresenta l'esito finale di un lungo processo evolutivo che trae origine dai dispositivi cognitivi condivisi con altri primati fondati sulla percezione e sull'azione. Nel pieno rispetto della tradizione naturalistica darwiniana, questa ipotesi, secondo la quale linguaggio umano si basa su capacità già presenti in altre specie, costituisce una valida alternativa ai modelli di ispirazione cartesiana per i quali il linguaggio non può essere concepito in continuità con le altre forme di comunicazione animale.