Temi
30.06.2017
- Saggi
- Riferimento singolare
di Andrea Marino
Non c'è un unico modo di essere referenzialisti sui termini singolari. L'argomento è stato trattato in modi molto diversi, e per cominciare ci si può chiedere: quali sono le dimensioni su cui si articola il riferimento? Sarà il confronto tra denotazione e riferimento a far emergere con quali espressioni si fa riferimento a qualcosa e come. Facendo attenzione al fatto che le caratteristiche delineate con questa differenziazione non sono necessariamente compresenti nelle teorie referenziali, considereremo tre questioni: il soddisfacimento di un predicato per parlare di uno specifico oggetto, la direzione di adattamento mondo-linguaggio e la necessità dell'uso di un'espressione referenziale.
30.04.2017
- Saggi
- Genere
di Boris Rähme, Valentina Chizzola
In un'accezione ormai diventata standard, il termine "genere" denota insiemi di ruoli e aspettative sociali convenzionalmente associati alla fisiologia sessuale degli esseri umani. Originariamente introdotto in ambito psicologico, il termine "genere" è oggi ampiamente utilizzato sia nelle scienze sociali e umanistiche sia nelle scienze biologiche. In questo articolo rintracciamo e discutiamo le tematiche centrali del dibattito filosofico contemporaneo sul genere, ponendo particolare attenzione alle discussioni recenti in ambito femminista sulla distinzione tra sesso e genere e alle intersezioni di esse con la ricerca neuroscientifica sulle differenze sessuali.
31.01.2017
- Saggi
- Filosofia della chimica
di Riccardo Spezia
In questo breve articolo presenterò i concetti di base e gli argomenti di discussione attuali della filosofia della chimica, un settore relativamente nuovo della filosofia della scienza. Partendo dalla contrapposizione tipica tra riduzionismo ed emergentismo mostrerò in che modo scienziati e filosofi considerano i problemi concettuali della chimica. Questo sarà il filo conduttore di una panoramica che dagli atomi arriverà alle sostanze macroscopiche. Mostrerò infine come la questione dei generi naturali, ancora poco affrontata in filosofia della chimica, sia cruciale per caratterizzare epistemologicamente e ontologicamente i diversi concetti della chimica e quindi dell'intera scienza chimica.
31.01.2017
- Saggi
- Presupposizioni
di Filippo Domaneschi, Carlo Penco
Cosa sono le presupposizioni? Proposizioni comunicate come date per scontate. In questa introduzione forniremo un breve inquadramento storico che mostra il percorso che va dall'idea di presupposizione come fenomeno semantico alla definizione delle presupposizioni come fenomeno pragmatico. Analizzeremo inoltre le componenti lessicali o costruzioni sintattiche che, se utilizzate all'interno di un enunciato, fungono da "attivatori presupposizionali". Verranno descritte le principali proprietà linguistiche delle presupposizioni di enunciati semplici e il problema della "proiezione" delle presupposizioni negli enunciati composti. Descriveremo il processo di accomodamento delle presupposizioni a livello del contesto locale e globale del discorso. Concluderemo con una breve panoramica dei principali risultati sperimentali sull'elaborazione cognitiva del dato per scontato.
31.01.2017
- Saggi
- Epistemologia delle virtù
di Michel Croce
Questo contributo propone una disamina critica dell'epistemologia delle virtù, una delle correnti più importanti della teoria della conoscenza contemporanea. Dopo un breve affondo sulle origini di questa corrente, vengono analizzate le caratteristiche dei due approcci fondamentali all'epistemologia delle virtù e le risposte che essi offrono ad alcuni problemi epistemologici tradizionali
29.06.2016
- Saggi
- Epistemologia sociale
di Silvia Tossut
L'epistemologia sociale è la disciplina che studia gli aspetti sociali coinvolti nella formazione e trasmissione di credenze e conoscenze, e della dimensione sociale della ricerca scientifica. Tale disciplina ha visto un rapido sviluppo negli ultimi decenni. In questo contributo si propongono due classificazioni delle teorie di epistemologia sociale: una distingue gli approcci in base alla loro continuità rispetto all'epistemologia classica, l'altra caratterizza le teorie per il tipo di soggetti epistemici considerati.
21.06.2016
- Saggi
- Matematica costruttiva
di Laura Crosilla
La matematica costruttiva pone a proprio fondamento l'utilizzo della logica intuizionista, piuttosto che quello della logica classica. Questo presupposto permette di proporla come matematica algoritmica, in quanto il suo ottemperare ad una nozione di dimostrazione intuizionista consente di interpretarne i teoremi come veri e propri algoritmi. Proprio questa caratteristica della matematica costruttiva ha in sé la potenzialità per modificare profondamente la percezione che la comunità matematica avverte nei confronti di questa pratica: da pratica deviante e non-standard, essa potrebbe divenire in un prossimo futuro una componente centrale della matematica stessa. Il presente articolo si propone non solo di esporre i principali caratteri della matematica costruttiva, ma anche di evidenziarne le differenze più rilevanti che emergono da un confronto sia con la matematica classica sia con altri tipi di matematica fondati sulla logica intuizionista. Ulteriore obiettivo è quello di illustrare alcune tra le motivazioni addotte dai suoi sostenitori per giustificare la svolta costruttiva.
14.06.2016
- Saggi
- Teorie della spiegazione scientifica
di Laura Felline
La teoria della spiegazione scientifica si impernia su due assi fondamentali. Da un lato mira a chiarire la differenza tra conoscenza descrittiva e conoscenza esplicativa. Dall'altro mira ad isolare quelle caratteristiche che distinguono la spiegazione tipicamente scientifica da un concetto generico di spiegazione. In questo contributo passiamo in rassegna le più rilevanti teorie della spiegazione scientifica dalle prime più significative risalenti agli anni '50 sino ad oggi, concentrandoci in particolare sulla relazione di rilevanza esplicativa che ciascuno di tali modelli individua come essenza della spiegazione scientifica
10.06.2016
- Saggi
- La disuguaglianza di Bell
di Vincenzo Fano, Giovanni Macchia
A partire dal famoso argomento di Einstein, Podolsky e Rosen del 1935, fi- no alla ormai conclamata violazione sperimentale della disuguaglianza di Bell (Aspect et al. 1982), il dibattito filosofico e scientifico su meccanica quantistica e località è divenuto sterminato. Non è certo possibile in queste poche pagine darne conto in modo anche lontanamente esaustivo. Per questa ragione, in occasione del centenario della relatività generale di Einstein (1915-2015), abbiamo scelto un modo peculiare di introdurre il tema della disuguaglianza di Bell. Come recentemente ha mostrato Don Howard (2015), Einstein avrebbe rinunciato più volentieri al determinismo che alla separabilità. Proviamo allora a vedere come si possa interpretare la violazione sperimentale della disuguaglianza di Bell alla luce di questa istanza ontologica.
10.06.2016
- Saggi
- Percezione
di Diego Zucca
Il tema della percezione ha sempre occupato la riflessione filosofica. Un aspetto problematico connesso al percepire è la possibilità delle illusioni e delle allucinazioni, che sembra minare sia la concezione ordinaria dell'esperienza percettiva come una immediata presentazione del mondo al percipiente, sia il ruolo epistemologico delle percezioni nel giustificare la nostra conoscenza empirica. Questo contributo intende offrire una panoramica delle principali teorie della percezione sviluppatesi in ambito analitico come risposte al problema dell'illusione e dell'allucinazione.
06.04.2016
- Saggi
- Retorica
di Roberta Martina Zagarella
Il testo prende le mosse dal quadro concettuale della retorica aristotelica e della deep rhetoric contemporanea e tiene sullo sfondo la coppia logos-polis. A partire da tali presupposti, l'articolo descrive alcune caratteristiche epistemologiche, tecniche e antropologiche peculiari della retorica, facendo emergere i punti critici più dibattuti dalle teorie che oggi sono più significative e influenti, soprattutto in relazione al tema delle fallacie argomentative. In particolare, ci si sofferma sulla finalità e l'oggetto della retorica (essa ha uno scopo pratico e non teoretico – la presa di decisione in vista di un'azione – e pertanto ha come oggetto ciò che può essere diversamente da come è), sul rapporto tra emozioni e giudizio e sul ruolo che i parlanti e gli ascoltatori svolgono nel processo persuasivo.
06.04.2016
- Saggi
- Enattivismo sensomotorio
di Gabriele Ferretti
L'enattivismo sensomotorio (ES) difende l'idea che la percezione visiva sia una forma di azione e rigetta l'idea, cara alle teorie computazionaliste della percezione, che la visione si basi sulla costruzione di rappresentazioni mentali dell'ambiente esterno. Lo scopo di questa voce è esaminare le implicazioni di questa idea di percezione visiva rispetto alle questioni filosofiche sollevate dall'analisi delle odierne teorie delle (neuro) scienze cognitive, motorie e della visione. Si considereranno i diversi dibattiti sulla visione che sono stati investigati da ES: il dibattito sulla coscienza visiva, sul suo legame con l'azione, sulla percezione di taglia e forma degli oggetti, sulla presenza di rappresentazioni visive, sul rapporto tra visione e altre modalità sensoriali e sui correlati neurali dell'esperienza visiva. Si discuteranno i problemi che la teoria sensomotoria della visione proposta dagli enattivisti deve affrontare. Particolare attenzione sarà data ai risultati sperimentali rilevanti per tali questioni filosofiche.
31.01.2016
- Saggi
- Il problema dello status morale
di Federico Zuolo
Per status morale di un ente si intende una specifica condizione valoriale che conferisce considerabilità morale ed eventualmente diritti. Nella comunità filosofica vi è stato un ampio confronto e sono state proposte diverse teorie riguardo a quali siano le basi di attribuzione dello status morale e quali siano i tipi di soggetti cui si deve riconoscere. Vi sono tre domande fondamentali riguardo allo status morale: cosa significa per un soggetto godere di status morale? Su quali basi va attribuito? A quali soggetti dobbiamo riconoscerlo (persone, esseri umani "marginali", animali, chimere) ? In questo contributo si esamineranno le risposte che l'individualismo morale, le teorie basate sulla specie, le teorie relazionali e il contrattualismo forniscono a queste domande.
29.01.2016
- Saggi
- Futuri contingenti
di Francesco Gallina, Giuseppe Spolaore
Un futuro contingente è un'affermazione che predice un evento (o uno stato di cose, o un fatto) né inevitabile né impossibile. L'esempio standard di futuro contingente è 'Domani ci sarà una battaglia navale'. Alcuni argomenti classici e apparentemente molto forti conducono, dalla premessa che i futuri contingenti hanno un valore di verità determinato al momento del loro uso, alla conclusione fatalista che il futuro è inevitabile. Questi argomenti pongono i filosofi di fronte a una difficile scelta tra il principio di bivalenza, il fatalismo, e il rifiuto degli argomenti fatalisti. Ognuna di queste possibili scelte ha conseguenze filosofiche di ampia portata, ad esempio sulla natura del tempo e sul libero arbitrio. Inoltre, la discussione sui futuri contingenti ha stimolato importanti riflessioni sull'interpretazione dei linguaggi temporali e modali.
23.09.2015
- Saggi
- Le interpretazioni filosofiche della Relatività Generale
di Andrea Castelli
Il presente contributo si propone di fornire una rassegna delle principali interpretazioni filosofiche della Relatività Generale che hanno maggiormente caratterizzato la riflessione epistemologica sui risultati e sui fondamenti di questa teoria. Particolare attenzione sarà riservata alla contrapposizione tra una prospettiva neo-kantiana, una di stampo empiristico e una di tipo idealistico-trascendentale che funge da sfondo ai primi tentativi di generalizzazione del capolavoro di Einstein. In conclusione, si introdurrà brevemente la riflessione filosofica sulla natura dello spaziotempo, accennando al secolare dibattito tra sostanzialisti e relazionalisti.