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Constructing the World. Intervista con David Chalmers
a cura di Sebastiano Moruzzi, Gregory Bochner
01.07.2013
Nell'ambito della filosofia del linguaggio, Chalmers è noto per la tesi bi-dimensionalista sul significato. Secondo il bi-dimensionalismo di Chalmers, il significato delle espressioni ha due dimensioni: 1) la dimensione epistemica (intensione *primaria*) di una espressione, che consiste in una funzione da mondi epistemicamente possibili a estensioni di quella espressione (questa dimensione caratterizza il profilo epistemico del significato di un'espressione nel senso per cui, ad esempio, l'essere trasparente, inodore e dissetante per il termine "acqua" è un'intensione che può avere estensioni diverse in diversi mondi epistemicamente possibili); 2) la dimensione metafisica (intensione *secondaria*), una funzione da mondi metafisicamente possibili a estensioni che caratterizza il profilo modale di un'espressione (ad es., H2O per "acqua" è sempre la stessa estensione in tutti i mondi metafisicamente possibili). Il bi-dimensionalismo si contrappone pertanto alle concezioni del riferimento diretto di Saul Kripke e Hilary Putnam e vuole recuperare, seppur in maniera attenuata, la tesi di Gottlob Frege secondo cui il riferimento non esaurisce il significato di un'espressione, poiché vi sono aspetti cognitivi del significato - il senso - che contribuiscono a determinare il riferimento.
Chalmers lavora attualmente all'elaborazione di una concezione della conoscibilità condizionale - la tesi di scrutabilità - allo scopo di offrire una fondazione e una unificazione delle tesi da lui sostenute in filosofia della mente e del linguaggio. Secondo la tesi della scrutabilità, tutte le verità sono conoscibili a partire da una classe ristretta di verità che include le verità della fisica, quelle fenomeniche e le verità indicali. Il suo ultimo libro, Constructing the World (Oxford University Press, 2012), tratta appunto di questo progetto.
Abbiamo intervistato Chalmers lo scorso 7 giugno 2013 in occasione di una sua visita in Italia presso il centro di ricerca COGITO di Bologna, a conclusione di una serie di seminari dedicati alla discussione del suo ultimo lavoro (http://cogito.lagado.org/construcing). In questa occasione, gli abbiamo chiesto di raccontarci del progetto del suo ultimo libro.
La video-intervista è stata condotta da Sebastiano Moruzzi (Università di Bologna/COGITO) e Gregory Bochner (Università di Bruxelles/COGITO), con la collaborazione di Antonella Mallozzi (CUNY), che ha partecipato alla redazione della domande, e di Michele Palmira (Modena-Reggio Emilia/COGITO) che ha curato le riprese video.