Can Ignorance Be an Epistemic Virtue?

Abstract

Ignorance has traditionally been perceived negatively, as a hurdle. Our knowledge inevitably has gaps and blunders, which are gradually filled in as more is discovered. Over the past few decades, agnotologists and epistemologists of ignorance have challenged this standard story emphasizing that ignorance is not merely the culpable absence of information. Ignorance also has a “virtuous” component when a specific inquiry ought to be left untouched. Yet can ignorance become an epistemic virtue in science, a goal in and of itself?  This essay shifts the spotlight to a more constructive side of ignorance and its philosophical implications. I begin by distinguishing three kinds of ignorance. Next, I illustrate the claim that ignorance can play a strongly productive role by connecting it to debates over reductionism and the status of black boxes. Finally, I offer some suggestions for incorporating the pursuit of ignorance into our textbooks and other pedagogical tools.

L’ignoranza viene tradizionalmente percepita negativamente, come un ostacolo da superare. La nostra conoscenza scientifica inevitabilmente contiene buchi ed errori, i quali vengono puntualmente riempiti mano mano che emergono nuove scoperte. Nei decenni scorsi, studiosi di agnotologia ed epistemologia dell’ignoranza hanno confutato questa narrativa tradizionale, enfatizzando come l’ignoranza non sia solamente la colpevole assenza di informazione, ma possa anche avere una componente “virtuosa” qualora indichi come un progetto di ricercar particolare debba essere messo da parte. Tuttavia, può l’ignoranza diventare una virtù epistemica, un obbiettivo diretto nel contesto della ricerca scientifica? Questo articolo si propone di spostare l’attenzione sugli aspetti più costruttivi dell’ignoranza e le sue implicazioni filosofiche. Si comincia con il distinguere tre tipi di ignoranza. A seguire, viene illustrata la tesi che l’ignoranza può giocare un ruolo costruttivo forte, connettendo la questione ai dibattiti sul riduzionismo e sullo status delle black boxes. In conclusione, offriamo delle proposte concrete per incorporare la ricerca dell’ignoranza nei libri di testo e altri strumenti pedagogici. 

Citazione

Marco J. Nathan, “Can Ignorance Be an Epistemic Virtue?”, in “APhEx 27”, 2023, pp. 159-175.

Numero della rivista

N°27/2023-APhEx

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AUTORI&AUTRICI

È Professore ordinario e direttore di dipartimento di filosofia dell’Università di Denver, Colorado (USA) La sua ricerca si focalizza sulla filosofia della scienza, con enfasi particolare sulla biologia, le neuroscienze cognitive, e l’economia. Nathan è l’autore di "Black Boxes: How Science Turns Ignorance into Knowledge" (Oxford University Press, 2021) e "The Quest for Human Nature: What Science and Philosophy Have Learned" (Oxford University Press, 2024) oltre che di svariati articoli e capitoli di natura scientifica e filosofica.

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