La disuguaglianza di Bell

Abstract

Starting from the famous argument by Einstein, Podolsky and Rosen in 1935 until the experimental violation of Bell’s inequality (Aspect et al. 1982), the philosophical and scientific debate on quantum mechanics and locality has become endless. It is certainly not possible in these few pages to give an exhaustive review of it. For this reason, on the occasion of the centenary of Einstein’s general relativity (1915-2015), we present a particular way of introducing the theme of Bell’s inequality. As recently showed by Don Howard (2015), Einstein would have more easily given up determinism than separability. In this paper, we will explore how to interpret the experimental violation of Bell’s inequality in the light of this ontological stance.

A partire dal famoso argomento di Einstein, Podolsky e Rosen del 1935, fi- no alla ormai conclamata violazione sperimentale della disuguaglianza di Bell (Aspect et al. 1982), il dibattito filosofico e scientifico su meccanica quantistica e località è divenuto sterminato. Non è certo possibile in queste poche pagine darne conto in modo anche lontanamente esaustivo. Per questa ragione, in occasione del centenario della relatività generale di Einstein (1915-2015), abbiamo scelto un modo peculiare di introdurre il tema della disuguaglianza di Bell. Come recentemente ha mostrato Don Howard (2015), Einstein avrebbe rinunciato più volentieri al determinismo che alla separabilità. Proviamo allora a vedere come si possa interpretare la violazione sperimentale della disuguaglianza di Bell alla luce di questa istanza ontologica.


Citazione

Vincenzo Fano, Giovanni Macchia, “La disuguaglianza di Bell”, in “APhEx 14”, 2016, pp. 27.

Numero della rivista

N° 14/2016-APhEx

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AUTORI&AUTRICI

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È professore ordinario di Logica e filosofia della scienza nell'Università di Urbino; si interessa di filosofia della fisica e di filosofia della psicologia. Ha recentemente pubblicato il volume "I Paradossi di Zenone" (Carocci, 2012) e "Lettere immaginarie di Democrito alla figlia. Un invito alla filosofia" (Carocci, 2018).

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Dopo la laurea in Astronomia all'Università di Bologna, ha conseguito il dottorato in Scienze Umanistiche all'Università di Urbino. È stato Visiting Research Scholar presso il Department of History and Philosophy of Science (University of Pittsburgh), il Department of Philosophy (Rutgers University), e il Department of Philosophy (University of Western Ontario). Le sue aree di ricerca ruotano attorno alla filosofia della scienza, in particolare filosofia della fisica (Relatività Generale e ontologia dello spaziotempo in specie) e filosofia e storia della cosmologia moderna.

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