L’imprescrutabilità del riferimento

Abstract

Pre-analytical insights at the guide of our linguistic practices, along with some semantic theories, suggest that the referential particles of a given language bear fully defined relations with the objects of the world. In particular, any term, be it a name or a predicate, refers only to its denotation or to the elements of its extension. Nevertheless, some philosophers argued that reference is indeterminate. According to them, denotations of names and extensions of predicates cannot be determined by any fact of the matter. In this work, two arguments supporting the inscrutability of reference and related criticisms are described. Furthermore, the main ontological, metaphysical and epistemological implications of the inscrutability of reference are addressed.

Le intuizioni preanalitiche che guidano le nostre pratiche linguistiche, insieme ad alcune teorie semantiche, ci inducono a ritenere che le particelle sub-enunciative dotate di portata referenziale intrattengano relazioni del tutto definite con gli oggetti che popolano il mondo. In particolare, un qualsiasi termine, sia esso un nome o un predicato, si riferisce solo e soltanto alla propria denotazione o agli elementi della propria estensione. Ciò nonostante alcuni filosofi hanno avanzato diverse argomentazioni per sostenere che la nozione di riferimento risulta indeterminata, in quanto, secondo costoro, non sussiste nessun vincolo strettamente extralinguistico o extraconcettuale utile a stabilire le denotazioni dei nomi e le estensioni dei predicati. Il presente contributo intende illustrare due delle principali strategie argomentative a sostegno della tesi dell’imperscrutabilità del riferimento, per poi esibire alcune critiche a cui può essere soggetto l’approccio in questione. Inoltre verranno presentate le principali implicazioni ontologiche, metafisiche ed epistemologiche che derivano dall’assunzione dell’imperscrutabilità del riferimento.


Citazione

Francesco Gallina, “L’imprescrutabilità del riferimento”, in “APhEx 9”, 2014, pp. 45.

Numero della rivista

N° 09/2014-APhEx

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AUTORI&AUTRICI

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È dottorando in filosofia all'università di Padova. I suoi interessi includono la semantica formale, la logica temporale e la metafisica del tempo.

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